lunedì 10 gennaio 2011
NOI NON DIMENTICHIAMO MINISTRO FRATTINI
‘Quello algerino e tunisino sono governi che costituiscono un’importante presenza mediterranea anzitutto nella lotta al terrorismo’. Cosi’ il ministro degli Esteri, Frattini. ‘Noi condanniamo ovunque – ha proseguito – le violenze, ma sosteniamo governi che hanno avuto coraggio e hanno pagato con il sangue dei propri cittadini gli attacchi del terrorismo. Questo non dimentichiamolo mai’.
Certo che non lo dimentichiamo, Frattini.
Noi non dimentichiamo che il sangue pagato dai concittadini di quei governi è stato versato dalle forze repressive di quei governi stessi. Noi non dimentichiamo che la lotta fratricida che da oltre un decennio insanguina 'Algeria, è stata innescata da un colpo di stato, tollerato se non incoraggiato dalle potenze europee edoccidentali, voluto da un regime corrotto che non poteva tollerare di perdere il potere, come lo stava perdendo, DEMOCRATICAMENTE.
Noi non dimentichiamo che il regime di Ben Alì in Tunisia è stato imposto il 7 novemre 1984 da un colpo di stato, orchestrato dai nostri servizi segreti e da quello francesecon il beneplacito della CIA.
Noi non dimentichiamo che il Paese TUNISIA é in mano alla famiglia Trabelsi, la famiglia El Matri, El Karoui. (I principali beneficiari della privatizzazione in Tunisia, delle imprese pubbliche, dei crediti bancari e del mercato nero sono sempre più numerosi tra i membri della «famiglia regnante», come sono chiamati i genitori, i fratelli, le sorelle e gli alleati di Ben Ali e della moglie Leila Trabelsi).Diversi di loro hanno interessi nella sfera pubblica e privata, e utilizzano la loro influenza per arricchirsi come intermediari in diversi settori, compreso quello dell’occupazione, incapace di assorbire la crescente offerta di manodopera giovanile.Noi non dimentichiamo che Il numero reale di disoccupati laureati è il doppio di quello affermato dalle statistiche ufficiali (40.000).Noi non dimentichiamo che "La verità è che nel nostro paese se non si dispone di una spinta non si può fare nulla - afferma un giovane ingegnere tunisino emigrato in Canada - anche se hai le qualifiche, non è garantito un posto di lavoro, se non si da una bustarelle o una tangente o se non si conosce qualcuno in alto”. Noi non dimentichiamo che la classe politica di cui lei è un esponente, tutta la classe politica, è una classe che lungi dal far gli interessi della Nazione italiana fa gli interessi della Grande Finanza Apolide, e che qualsiasi governo di qualsiasi colore sia in Italia, non è altro che il Governo di Occupazione Capitalista!
Stia tranquillo che non lo dimentichiamo e che cercheremo di non farlo dimenticare al Popolo Italiano!
E forse verrà il giorno che questa classe di corrotti e di corruttori in questo paese si troverà di fronte chi, come ora in Tunisia ed in Algeria altri stanno facendo con le loro classi dirigenti corrotte e tiranniche, le presenterà il conto per aver distrutto il benessere ed il futuro del Popolo Italiano!
http://www.reset-italia.net/2011/01/09/tunisia-e-le-voci-di-chi-lotta/
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36698
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