domenica 4 dicembre 2011
Poesia di Khalid Torkezy
Che fà,il figlio del nulla?
Raccoglie le briciole di pane da terra.
Ha fame,il figlio del nulla.
Figlio,nato e cresciuto nel gelo di un’Africa calda.
La pancia gli scoppia,
pancia,dov'é c'é aria,fame e sogno.
Il sogno di un agognato pezzo di pane.
Bere vuole,ma il caldo non lo permette.
Ora molti si chiederanno,
dov'é Dio?
Io chiedo,prima di chiedere dov'é Dio,dov'é l'Uomo?
Io sono quà,che scrivo composto nel mio dolore,mentre mangio un panino.
Tu,
figlio del nulla,continua a mangiare il tuo dolore.
Che noi abbiamo
da fare
"Ve li ricordate le ruote dei trattori che schiacciavano le arance e i mandarini piu' buoni del mondo in omaggio al"mercato"?Allora tutti sentivano dentro un brivido,capivano perfettamente che era sbagliato,contro natura e in definitiva contro l'uomo...ma nessuno protesto' sul serio.Quello per me fu l'inizio della manipolazione mentale di un popolo per farlo diventare una massa informe che dimenticati i propri dei e le proprie tradizioni si e' consegnata alla divinita' unica imposta dal capitalismo e mercatismo.Ora pochi hanno voglia di alzarsi per protestare,perche' sono vinti." Lorenzino Sturaro
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