martedì 29 marzo 2011
digrssioni sul nazionalsocialismo e razzismo odierno.Luigi Leonini
Ho ricevuto questo link e lo pubblico integralmente sul mio blog, perchè integralmente lo condivido...
Leggendo e bisticciando qua e là sul web mi sono imbattuto in una fauna strana.
Quella dei fascisti o ex fascisti oppure razzisti odierni che per guadagnarsi una patente di democraticità ostentano disprezzo verso l'esperienza nazionalsocialista.
Esperienza vecchia di 65 anni e demonizzata da una campagna massmediatica fondata su ben 700 film ,ritrasmessi migliaia di volte.
Queste figure crepuscolari pensano che sputare sui cadaveri dei combattenti dell'Asse serva a legittimare qualche rivalutazione del fascismo o un po'di intolleranza xenofoba nei confronti dei migranti.
Ma c'è un problema.
La politica si fonda su affermazioni assolute e negazioni assolute.
Su di esse si sviluppa il paradigma intorno a cui si costituisce un sistema di pensiero che orienta le ideologie e i progetti.
Accettare le affermazioni assolute del nemico pretendendo però di "correggerle" con una iniezione di buon senso tipo "gli immigrati vanno bene ma solo fino a un certo punto..." significa accettare il paradigma multirazziale dentro di sè e quindi riferirsi ad esse.Specialmente quando il nemico ti metterà alle strette e ti accuserà di "nazismo".
E il malcapitato potrà solo difendersi dicendo che non è vero,e dovrà dimostrarlo fornendo all'accusatore prove e scuse.
Il moderatismo non è una virtù ma una caratteristica che evidenzia un tipo umano,quello che non crede veramente in niente.Non ha nulla cioè per cui varrebbe la pena perdere tutto.
Ma modifica le sue credenze adattandole ai vantaggi ambientali.
Può essere vantaggioso,ma solo nella misura in cui il padrone della "lingua" dominante decide che il suo vantaggio può essere condiviso con i sottoposti.
La società multirazziale,nata come progetto negli USA del primo novecento,ha un fondamento,cioè il PRIMATO DELL'ECONOMIA.
Già ipotizzato dai teorici liberali i quali asserivano che non esistono differenze fondamentali tra i popoli,le stirpi e le nazioni.
Perchè secondo loro a unificare le persone è la funzione economica,cioè l'appetito basilare per i soldi e gli agi e quindi la volontà di vendere al prezzo più alto e comprare a quello più basso.
Conseguenza logica è pensare e VOLERE il mondo come grande mercato in cui persone e merci devono circolare liberamente secondo la sola logica del profitto.
La società multirazziale è quelle del non -luogo,non-popolo e non-tradizione.
Formata da milioni di individui sradicati,mescolati e abituati dalla tragicomica conflittualità molecolare tra individuo e individuo che sfibra e indebolisce e fa sì che la persona percepisca se stessa come isolata e in conflitto di interessi con le altre.
Il mescolamento razziale è la condizione basilare affinchè la società liberale inveri le sue condizioni teoriche.Cioè una massa di individui abituati a competere.
Perchè si forma una massa che si comporta come un sistema gassoso,in cui i movimenti molecolari in un senso sono bilanciati da altrettanti in un altro.
Le opinioni si formano e si spengono da sole.Gruppi vogliono una cosa e altri gruppi la contrastano.Ma la somma vettoriale di tale movimento incessante è il nulla.
IL GAS ASSUME LA FORMA DEL CONTENITORE.
La fisica del potere nella società liberale avanzata è più importante dei contenuti ideologici che il potere di volta in volta propone.
Questo è la causa dell'equivoco in cui cadiamo quasi tutti:quello di considerare il liberalismo come garanzia di libertà individuale inquantochè al potere democratico sembra non importare quale partito vada al governo e con quali idee.
IMPORTA SOLO CHE LA SOCIETA' SIA FATTA IN UN CERTO MODO.
Cioè con tipi umani mescolati.
E con un meccanismo economico che privilegi l'interesse personale con un guadagno centrato sul primato del vantaggio monetizzabile immediato.
Ma la società liberale,generatrice del sistema di dominio economico capitalista è molto più totalitaria degli stati etici novecenteschi.
Il punto è che un paese può essere governato da un potere autoritario che esercità però un potere leggero sul popolo.Leggero nel senso poche leggi e pochi condizionamenti e controlli.
Questo capita quando la società è stabile.Stabile perchè leggi e regolamenti sono promanati dalla naturale concordia propiziata dalla comunanza razziale tra gli individui.
Comunanza che non esclude conflitti di interessi.Ma solo quelli di "sistema".
Un vero popolo è formato da simili alla "base".
Nella razza del corpo,dell'anima e dello spirito.
Viceversa un sistema può essere formalmente democratico e liberale ma totalitario nei fatti. PERCHE' AL POSTO DEL POPOLO C'E'UNA MASSA DI INDIVIDUI DISGREGATA CHE APPUNTO PER QUESTO NECESSITA DI UN CONTINUO RICORSO ALLA LEGGE E AL REGOLAMENTO PER IMPORRE DALL'ALTO QUELLA CONCORDIA PERDUTA DAL BASSO.
E difatti mai come oggi,in tempi democratici,ci sono tanti regolamenti e leggi e giudici e polizia e telecamere!!
Il re sole aveva un dominio talmente leggero che la sua società poteva essere definita quasi anarchica.
L'Italia e l'Europa di oggi sono dittature totalitarie perchè la struttura sociale lo è.
Come nasconderlo allora?
Creando un nemico assoluto,quello nazista,colorato di nero con una propaganda tanto capillare da essere perfino ridicola se si considera che il nazionalsocialismo è stato abbattuto 65 anni fa.
Ma che in realtà crea l'immagine di un nazismo demonizzato che non c'è mai stato ma proprio per questo sovrapponibile a qualunque atteggiamento che contrasti la natura malefica della società liberale,in cui il multirazziale è condizione primaria sine qua non perchè tale modello possa svilupparsi senza generare reazioni.
E necessario quindi operare una specie di sacrificio ,come se ci fosse una religione civica,una sorta di confucianesimo occidentale.
La religione dell'olocausto esige che si criminalizzi il nazismo e che questo rituale sia compiuto regolamrmente.Solo così il liberale può accettare che il cittadino possa avere libertà di parola,perchè tale libertà è sempre quella di fluttuare in una massa informe.
Di solito a questo punto il mentecatto asserisce che è stata colpa del nazismo se la visione del mondo basata sulla stirpe è oggi maledetta.Per i suoi veri o presunti massacri.
Ma guardiamo la storia degli utlimi cento anni.
Il comunismo ha causato decine di milioni di morti.
Il liberalismo ne causa 37 milioni OGNI ANNO ,grazie all'applicazione della teoria liberista del vantaggio comparativo.
Ma nessuno condanna chi porta concezioni fondate sull'egualitarismo o sulla libertà di commercio.
Neanche come condanna storica.
D'altronde il massacro immenso della recente guerra irachena è avvenuta senza particolari emozioni da parte dell'opinione pubblica buonista.
Se il nazionalsocialismo è condannato unanimemente è solo perchè è A PARTIRE DA QUESTA CONDANNA CHE SI PAGA IL PREZZO PER PARTECIPARE AL SISTEMA DI POTERE DEMOCRATICO.
Sputare sul cadavere di Hitler o dei ragazzi eroi dell'Asse è il piccolo atto d'infamia, il miserabile osculum infamen che certifica la consonanza dell'individuo al potere della libertà obbligatoria controllata in maniera sempre più elettronicamente cogente senza che il miserabile mentecatto moderno riesca ad intuirne il pericolo.
Io non farò questo atto .E sebbene il nazionalsocialismo sia criticabile non si deve indulgere in questo gioco vigliacco.
Non oggi.
Perchè è brutto.
Perchè ci farebbe cadere in basso.
Laddove si trova la massa dell'uomo sfuggente di cui parlava Evola.
E cosa c'è oggi di più nobile e bello,cosa possiamo di meglio fare per celebrare gli eroi della nostra razza che combatterono nella seconda guerra mondiale per un Europa europea,che sconfiggere dentro di noi ,almeno dentro di noi,il nemico che loro combatterono con le armi?
In attesa di poter fare la NOSTRA affermazione assoluta,di idee e visione del mondo.
Luigi Leonini
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L'Olocausto è arrivato; chi sputa sugli eroi del Fascismo o del Nazionalsocialsmo, sono gli stessi che periranno per primi. Oggi non ci sono Uomini, sono dei radical Chich, finti buonisti, e donne " emancipate" . Quando l' invasione Africana sarà al culmine, saranno i primi a subire. Le Donne saranno stuprate indiscriminatamente e poi vorrei vederle " come si applicherà la legge sulle violenze sessuali. Non vi saranno giudici a giudicare, perchè essi sono i primi della schiera dei pseudo-comunisti che non condarrenno in nome dell' accoglienza "dei popoli". Anatema, terribile anatema su di loro.Leggete i Vangeli apoccrifi di Tommaso e capirete. " E' giunta l' ora in cui gli Uomini vorranno essere Donne, e le Donne vorranno essere Uomini"; chi ha orecchie per ascoltare oda. Come osano sputare sugli eroi dell' asse? Vermi imbelli e bisessuali, inermi, non buoni nè come uomini, nè come donne.
RispondiEliminaGiordano Bruno disse:
Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco.[fonte 1]
Chi, perciò, consistendo nel luogo e nel tempo, libererà le ragioni delle idee dal luogo e dal tempo, si conformerà agli enti divini.[fonte 2]
Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose.[fonte 3]
Dio è in ogni luogo e in nessuno, fondamento di tutto, di tutto governatore, non incluso nel tutto, dal tutto non escluso, di eccellenza e comprensione egli il tutto, di defilato nulla, principio generatore del tutto, fine terminante il tutto. Mezzo di congiunzione e di distinzione a tutto, centro ogni dove, fondo delle intime cose. Estremo assoluto, che misura e conchiude il tutto, egli non misurabile né pareggiabile, in cui è il tutto, e che non è in nessuno neanche in se stesso, perché individuo e la semplicità medesima, ma è sé.[fonte 4]
E noi, per quanto ci troviamo in situazioni inique [...] tuttavia serbiamo il nostro invincibile proposito [...] tanto da non temere la morte stessa.[fonte 5]
Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam.[fonte 6][1]
Avete più paura voi ad emanare questa sentenza che non io nel riceverla.[fonte 7]
Certamente voi proferite questa sentenza contro me con più timore di quello che io provo nell'accoglierla.[fonte 8]
Il timore che provate voi a infliggermi questa pena è superiore a quello che provo io a subirla.[fonte 9]
Ho lottato, è molto; ho creduto nella mia vittoria [...]. È già qualcosa essere arrivati fin qui [...]. Non aver temuto di morire, [...] aver preferito coraggiosa morte a vita imbelle.
Pugnavi, multum est; me vincere posse putavi [...]. Est aliquid prodisse tenus [...]. Non timuisse mori, [...] praelatam mortem animosam imbelli vitae.[fonte 10]
I filosofi sono in qualche modo pittori e poeti, i poeti sono pittori e filosofi, i pittori sono filosofi e poeti. Donde i veri poeti, i veri pittori e i veri filosofi si prediligono l'un con l'altro e si ammirano vicendevolmente.[fonte 11]