Oggi si parla di nuovo fascismo da combattere, intendendo per Fascismo "dittatura terroristica degli elementi più reazionari, sciovinista e imperialista del capitale finanziario con l'obiettivo di mantenere i rapporti capitalistici di produzione".
Ed i cosiddetti nazionalrivoluzionari antifascisti di Samizdat, applaudono alle parole del segretario dl Comintern.
Egregi signori, neanche l'ANPI riesce a dire storicamente, tante e tali cavolate! Vi consiglio nvece di citare Dimitrov, di ricordare la definizione di Togliatti del fascismo,ovvero un regime reazionario di massa! Il regime fascista ebbe, ed è ormai riconosciuto da tutti, un enorme consenso popolare, costruendo pur con tutte le contraddizioni e le storture del caso uno stato sociale che oggi è distrutto dall' antifascismo. Perchè antifascisti sono e si dichiarano Monti, Bersani, Vendola, Diliberto, ma anche Alfano, Casini, Bossi ed il reazionario forcaiolo Di Pietro. Nel nome dell'antifascismo si muovono in Italia i comitati a sostegno delle avventure imperialiste in Libia ed in Siria. L'antifascista Napolitano ha imposto un governo con il massone Monti, il sionista Terzi,il banchiere Passera, i tecnocrati Fornero,il militare agli ordini del pentagono.
Tutti antifascisti. Ed è inutile che per tentare di rigirare la frittata accusiate tutti di essere Fascisti, come giuustamente diceva Costanzo Preve, facendo diventare tutti fascisti fate in modo che non lo sia nessuno. Il fascismo è caduto per le destre, in Italia per il complotto reazionario dei Savoia massoni, del nazionalista reazionario Federzoni, in Germania gli antinazisti più pericolosi erano nella casta degli Junkers, ovvero l'aristocrazia militare latifondista.Ma sono state le destre economiche dichiarare guerra al Fascismo. L'America che ancora nel 1938 discuteva se dare o meno la settimana di quaranta ore quandoi In Italia c'era g9ià da almeno un decennio. Se no era per le destre stareste ancora vedendo se partecipare o meno ai littoriali, ed al sabato fascista.Ma ciò che più fa dispiacere è vedere in quel blog il simbolo che fu di Nuova Azione -Fronte Europeo di Liberazione. Gente come Francis Parker Yockey e Carlo Terracciano sicuramente ed assolutamente immuni dall'ccusa di essere reazionari inorridirebbero....
venerdì 2 marzo 2012
martedì 14 febbraio 2012
giovedì 29 dicembre 2011
martedì 6 dicembre 2011
Grazie "popolo" di sinistra
L'ARTICOLO , PUBBLICATO SU LINEA, RISALE AL FEBBRAIO DI QUEST'ANNO. MA NON PERDE UNA VIRGOLA DELLA SUA RILEVANZA. SI DEVE DIRE CHE SE IL PRECEDENTE GOVERNO CHE NESSUNO RIMPIANGE, CASOMAI CE LO FARANNO RIMPIANGERE QUELLI DI ADESSO, AVESSE VARATO UNA MANOVRA, MOLTO MA MOLTO MENO VESSATORIA, I SINDACATI SAREBBERO ENTRATI I N SCIOPERO GENERALE E LE OPPOSIZIONI SAREBBERO INSORTE.SE SACCONI AVESSE MOSTRATO VERSO I SINDACATI UN CENTESIMO DELL'ARROGANZA MOSTRATA DALLA FORNERO CI SAREBBE STATA UNA LEVATA DI SCUDI MAI VISTA PRIMA.
LA SINISTRA FINALMENTE NON INGANNA PIÙ NESSUNO: È PIENA DI PURITANI CHE HANNO GETTATO LA MASCHERA
di Cesare Ferri
Io vi ringrazio, uomini e donne di sinistra, per quello che state facendo. Vi ringrazio dal più profondo del cuore perché è per merito vostro che finalmente certi pregiudizi nei confronti della destra (che va da Marinetti a Pound passando per numerosi e importanti altri personaggi) potranno definitivamente cadere.
Da decenni cercavamo, non riuscendovi probabilmente anche per colpa nostra, di far capire che nulla avevamo da spartire con i difensori dei ricchi, con i bacchettoni, con i livorosi con la bava alla bocca, con gli affamatori degli operai, con i giustizialisti che godono nel sapere qualcuno condannato, con quanti camminano con il nasino all’insù in segno di disprezzo nei confronti di chi è meno fortunato di lui, tentavamo poi di spiegare, ma inutilmente, che alla categoria dell’economia anteponiamo la categoria della politica, che non ci interessa vestire firmato, che ce ne freghiamo se la nostra macchina non è bella, che siamo ribelli, scanzonati e immorali, ragion per cui non giudichiamo la morale o i comportamenti degli altri fintanto che non confliggano con i nostri.
Lo scrivevamo, lo dicevamo, lo urlavamo persino, ma nessuno che desse credito alle nostre parole: oggi invece le cose sono cambiate. Oggi avete gettato la maschera e ciò di cui ci accusavate è sotto gli occhi di tutti che in realtà è qualcosa che vi appartiene intimamente.
VOI SIETE I BACCHETTONI, VOI SIETE I SEPOLCRI IMBIANCATI CHE STABILITE QUEL CHE DEVE ESSERE FATTO E QUEL CHE NON DEVE, VOI LANCIATE GLI ANATEMI, DIGRIGNATE I DENTI, PUNTATE IL DITO, SALTELLATE PRESI DA GIOIA IRREFRENABILE NELL’ASCOLTARE UNA SENTENZA CHE MANDA QUALCUNO IN GALERA O, MEGLIO ANCORA, SULLA FORCA, VOI ODIATE DI ODIO PURO EPPURE DITE DI AMARE, VOI SCODINZOLATE DAVANTI ALL’AMERICANO OBAMA CHE STA DISTRUGGENDO L’EUROPA DOPO CHE I SUOI PREDECESSORI L’HANNO RESA SCHIAVA, VOI PLAUDITE A UN PRODI CHE NON SI È FATTO DA SOLO, COME ALTRI, MA CHE È L’UOMO DI UNA DELLE PIÙ GRANDI BANCHE D’AFFARI DEL MONDO, LA GOLDMAN SACHS, VOI STRIZZATE L’OCCHIO AL PRESIDENTE DI BANKITALIA MARIO DRAGHI, ANCHE LUI PROVENIENTE DALLA GOLDMAN SACHS, E ALL’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA MONTEZEMOLO, CONSIDERANDO SIA L’UNO CHE L’ALTRO DEGNI DI GUIDARE IL NOSTRO PAESE, SIETE VOI CHE INDOSSATE CACHEMIRE, ANDATE A CENARE IN RISTORANTI ESCLUSIVI E TRASCORRETE LE VACANZE A CAPALBIO O SULLE SPIAGGE DI MARI TROPICALI. VOI, NON NOI.
E siete ancora voi che guardate dall’alto in basso chiunque non consideriate all’altezza. Oh, sì, gli rivolgete la parola e siete anche gentili, ma è una gentilezza affettata, che allontana e non avvicina, che sottolinea le differenze sociali - non spirituali, allo spirito non ci credete - e non le elimina. Siete voi che mandate i vostri figli in scuole con rette che pochi si possono permettere, siete voi che conoscete e frequentate assiduamente le persone ricche, famose e potenti, sebbene poi parliate di operaismo e di operai. Voi, non noi.
IO VI RINGRAZIO, UOMINI E DONNE DI SINISTRA, PERCHÉ, PUR SENZA VOLERLO, AVETE RESA EVIDENTE LA VOSTRA INCOERENZA E CIÒ DÀ L’OPPORTUNITÀ A NOI DI MANIFESTARE LA NOSTRA COERENZA. QUELLO CHE VOI FINGEVATE DI ESSERE, NOI LO SIAMO E DI QUESTO, ORMAI, IL POPOLO SE NE È RESO PERFETTAMENTE CONTO E SIETE STATI VOI, CON LE VOSTRE CAMPAGNE DI STAMPA, CON LE VOSTRE INTEMERATE, AD APRIRGLI GLI OCCHI.
Stendhal diceva: «Amo il popolo ma tenetemelo lontano». Voi lo amate nello stesso suo modo, cioè a parole, ma con un’aggravante: pur non avvicinandolo avete avuto la pretesa di insegnargli ciò che è bene e ciò che è male per lui; per un po’ siete stati creduti, la vostra boria ha fatto da scudo alla verità, ma la verità, si sa, alla fine emerge e infatti ora è emersa e voi sarete ricordati come i boia ridenti, i bacchettoni scandalizzati, i puritani impietosi nonché i servi sciocchi del grande capitale.
Ancora grazie.
Cesare Ferri
LA SINISTRA FINALMENTE NON INGANNA PIÙ NESSUNO: È PIENA DI PURITANI CHE HANNO GETTATO LA MASCHERA
di Cesare Ferri
Io vi ringrazio, uomini e donne di sinistra, per quello che state facendo. Vi ringrazio dal più profondo del cuore perché è per merito vostro che finalmente certi pregiudizi nei confronti della destra (che va da Marinetti a Pound passando per numerosi e importanti altri personaggi) potranno definitivamente cadere.
Da decenni cercavamo, non riuscendovi probabilmente anche per colpa nostra, di far capire che nulla avevamo da spartire con i difensori dei ricchi, con i bacchettoni, con i livorosi con la bava alla bocca, con gli affamatori degli operai, con i giustizialisti che godono nel sapere qualcuno condannato, con quanti camminano con il nasino all’insù in segno di disprezzo nei confronti di chi è meno fortunato di lui, tentavamo poi di spiegare, ma inutilmente, che alla categoria dell’economia anteponiamo la categoria della politica, che non ci interessa vestire firmato, che ce ne freghiamo se la nostra macchina non è bella, che siamo ribelli, scanzonati e immorali, ragion per cui non giudichiamo la morale o i comportamenti degli altri fintanto che non confliggano con i nostri.
Lo scrivevamo, lo dicevamo, lo urlavamo persino, ma nessuno che desse credito alle nostre parole: oggi invece le cose sono cambiate. Oggi avete gettato la maschera e ciò di cui ci accusavate è sotto gli occhi di tutti che in realtà è qualcosa che vi appartiene intimamente.
VOI SIETE I BACCHETTONI, VOI SIETE I SEPOLCRI IMBIANCATI CHE STABILITE QUEL CHE DEVE ESSERE FATTO E QUEL CHE NON DEVE, VOI LANCIATE GLI ANATEMI, DIGRIGNATE I DENTI, PUNTATE IL DITO, SALTELLATE PRESI DA GIOIA IRREFRENABILE NELL’ASCOLTARE UNA SENTENZA CHE MANDA QUALCUNO IN GALERA O, MEGLIO ANCORA, SULLA FORCA, VOI ODIATE DI ODIO PURO EPPURE DITE DI AMARE, VOI SCODINZOLATE DAVANTI ALL’AMERICANO OBAMA CHE STA DISTRUGGENDO L’EUROPA DOPO CHE I SUOI PREDECESSORI L’HANNO RESA SCHIAVA, VOI PLAUDITE A UN PRODI CHE NON SI È FATTO DA SOLO, COME ALTRI, MA CHE È L’UOMO DI UNA DELLE PIÙ GRANDI BANCHE D’AFFARI DEL MONDO, LA GOLDMAN SACHS, VOI STRIZZATE L’OCCHIO AL PRESIDENTE DI BANKITALIA MARIO DRAGHI, ANCHE LUI PROVENIENTE DALLA GOLDMAN SACHS, E ALL’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA MONTEZEMOLO, CONSIDERANDO SIA L’UNO CHE L’ALTRO DEGNI DI GUIDARE IL NOSTRO PAESE, SIETE VOI CHE INDOSSATE CACHEMIRE, ANDATE A CENARE IN RISTORANTI ESCLUSIVI E TRASCORRETE LE VACANZE A CAPALBIO O SULLE SPIAGGE DI MARI TROPICALI. VOI, NON NOI.
E siete ancora voi che guardate dall’alto in basso chiunque non consideriate all’altezza. Oh, sì, gli rivolgete la parola e siete anche gentili, ma è una gentilezza affettata, che allontana e non avvicina, che sottolinea le differenze sociali - non spirituali, allo spirito non ci credete - e non le elimina. Siete voi che mandate i vostri figli in scuole con rette che pochi si possono permettere, siete voi che conoscete e frequentate assiduamente le persone ricche, famose e potenti, sebbene poi parliate di operaismo e di operai. Voi, non noi.
IO VI RINGRAZIO, UOMINI E DONNE DI SINISTRA, PERCHÉ, PUR SENZA VOLERLO, AVETE RESA EVIDENTE LA VOSTRA INCOERENZA E CIÒ DÀ L’OPPORTUNITÀ A NOI DI MANIFESTARE LA NOSTRA COERENZA. QUELLO CHE VOI FINGEVATE DI ESSERE, NOI LO SIAMO E DI QUESTO, ORMAI, IL POPOLO SE NE È RESO PERFETTAMENTE CONTO E SIETE STATI VOI, CON LE VOSTRE CAMPAGNE DI STAMPA, CON LE VOSTRE INTEMERATE, AD APRIRGLI GLI OCCHI.
Stendhal diceva: «Amo il popolo ma tenetemelo lontano». Voi lo amate nello stesso suo modo, cioè a parole, ma con un’aggravante: pur non avvicinandolo avete avuto la pretesa di insegnargli ciò che è bene e ciò che è male per lui; per un po’ siete stati creduti, la vostra boria ha fatto da scudo alla verità, ma la verità, si sa, alla fine emerge e infatti ora è emersa e voi sarete ricordati come i boia ridenti, i bacchettoni scandalizzati, i puritani impietosi nonché i servi sciocchi del grande capitale.
Ancora grazie.
Cesare Ferri
domenica 4 dicembre 2011

Poesia di Khalid Torkezy
Che fà,il figlio del nulla?
Raccoglie le briciole di pane da terra.
Ha fame,il figlio del nulla.
Figlio,nato e cresciuto nel gelo di un’Africa calda.
La pancia gli scoppia,
pancia,dov'é c'é aria,fame e sogno.
Il sogno di un agognato pezzo di pane.
Bere vuole,ma il caldo non lo permette.
Ora molti si chiederanno,
dov'é Dio?
Io chiedo,prima di chiedere dov'é Dio,dov'é l'Uomo?
Io sono quà,che scrivo composto nel mio dolore,mentre mangio un panino.
Tu,
figlio del nulla,continua a mangiare il tuo dolore.
Che noi abbiamo
da fare
"Ve li ricordate le ruote dei trattori che schiacciavano le arance e i mandarini piu' buoni del mondo in omaggio al"mercato"?Allora tutti sentivano dentro un brivido,capivano perfettamente che era sbagliato,contro natura e in definitiva contro l'uomo...ma nessuno protesto' sul serio.Quello per me fu l'inizio della manipolazione mentale di un popolo per farlo diventare una massa informe che dimenticati i propri dei e le proprie tradizioni si e' consegnata alla divinita' unica imposta dal capitalismo e mercatismo.Ora pochi hanno voglia di alzarsi per protestare,perche' sono vinti." Lorenzino Sturaro
mercoledì 14 settembre 2011
Dedicata ai BLABLABBARI Khalid Torkezi
Splendida npta dell'amico Khalid su FB
mercoledì 14 settembre 2011 alle ore 20.03.Non riesco neppure ad immaginare cosa dev'essere la Libia in questi giorni. Credo sia un inferno in Terra dove imperversano i peggiori dèmoni in circolazione. Arrivo a pensare che la Libia, in questo momento, stia vivendo un incubo peggiore che Baghdad, Gaza o a Kabul. Non c'è paragone al mondo.
Anzitutto, quelli che vengono chiamati "gli insorti". Si usa una parola così importante per definire i banditi da strada, i membri di Al Qaida, i mercenari e gli esaltati delle tribù che hanno sgombrato la strada alla guerra. Accomunare costoro alle famiglie egiziane che hanno preso le manganellate in piazza, ad esempio, è altamente offensivo oltre che insensato.
L'ultima delle loro prodezze è la sparizione di bambini, ben 105 da un orfanatrofio di Misurata e altri 1000 in tutto il Paese. Non si sa che fine abbiano fatto. Potrebbero essere stati imbarcati su navi italiane o francesi, ma nulla è certo. Altre notizie arrivano anche da Amnesty.
Soprattutto, dopo la caduta di Tripoli ad agosto, gruppi agli ordini del CNT hanno assassinato impunemente, con armi da fuoco, impiccagioni e linciaggi, decine di soldati fatti prigionieri e immigrati africani di colore sospettati di essere mercenari al servizio di Gheddafi.
Sembra che ci sia una specie di "caccia al nero" in corso per tutto il Paese.
Gli stessi immigrati di colore, secondo il rapporto, sono esposti al rischio di attacchi violenti. (...) La stessa Amnesty International da qualche tempo stava cercando di portare all'attenzione della comunità internazionale le persecuzioni scatenate contro gli africani sub-sahariani in Libia, sottoposti a gravi abusi solo per il colore della loro pelle.
Neri, bambini, sospetti "lealisti", donne, in Libia non si salva nessuno dal massacro ad opera di queste bestie che ci si ostina a definire "ribelli", come se si trattasse davvero di normali cittadini libici insorti contro il regime. A guerra finita, avremo modo di metterci le mani nei capelli nell'apprendere le efferatezze che si stanno compiendo.
A proposito di guerra: talmente sono concentrati a massacrare la popolazione, che i cosiddetti "ribelli" non riescono neppure a vincerla
mercoledì 14 settembre 2011 alle ore 20.03.Non riesco neppure ad immaginare cosa dev'essere la Libia in questi giorni. Credo sia un inferno in Terra dove imperversano i peggiori dèmoni in circolazione. Arrivo a pensare che la Libia, in questo momento, stia vivendo un incubo peggiore che Baghdad, Gaza o a Kabul. Non c'è paragone al mondo.
Anzitutto, quelli che vengono chiamati "gli insorti". Si usa una parola così importante per definire i banditi da strada, i membri di Al Qaida, i mercenari e gli esaltati delle tribù che hanno sgombrato la strada alla guerra. Accomunare costoro alle famiglie egiziane che hanno preso le manganellate in piazza, ad esempio, è altamente offensivo oltre che insensato.
L'ultima delle loro prodezze è la sparizione di bambini, ben 105 da un orfanatrofio di Misurata e altri 1000 in tutto il Paese. Non si sa che fine abbiano fatto. Potrebbero essere stati imbarcati su navi italiane o francesi, ma nulla è certo. Altre notizie arrivano anche da Amnesty.
Soprattutto, dopo la caduta di Tripoli ad agosto, gruppi agli ordini del CNT hanno assassinato impunemente, con armi da fuoco, impiccagioni e linciaggi, decine di soldati fatti prigionieri e immigrati africani di colore sospettati di essere mercenari al servizio di Gheddafi.
Sembra che ci sia una specie di "caccia al nero" in corso per tutto il Paese.
Gli stessi immigrati di colore, secondo il rapporto, sono esposti al rischio di attacchi violenti. (...) La stessa Amnesty International da qualche tempo stava cercando di portare all'attenzione della comunità internazionale le persecuzioni scatenate contro gli africani sub-sahariani in Libia, sottoposti a gravi abusi solo per il colore della loro pelle.
Neri, bambini, sospetti "lealisti", donne, in Libia non si salva nessuno dal massacro ad opera di queste bestie che ci si ostina a definire "ribelli", come se si trattasse davvero di normali cittadini libici insorti contro il regime. A guerra finita, avremo modo di metterci le mani nei capelli nell'apprendere le efferatezze che si stanno compiendo.
A proposito di guerra: talmente sono concentrati a massacrare la popolazione, che i cosiddetti "ribelli" non riescono neppure a vincerla
lunedì 5 settembre 2011
Basta con le inutili farse elettorali

Depurato dai riferimenti peculiari francesi, metto qui l'articolo " Lo sciopero degli elettori" di Octave Mirbeau,apparso sul Figaro del 28 novembre1888.Anche in questi ultimi tempi in cui più che mai appre evidente la farsa di questa pretesa democrazia cercano di prenderci per il culo i parlamentaristi
" Una cosa mi colpisce prodigiosamente –oserei dire che mi stupefà- ed è che nel preciso momento in cui scrivo, dopo le innumerevoli esperienze, dopo gli scandali quotidiani, possa ancora esistere ...un elettore, un solo elettore -questo animale irrazionale, inorganico, allucinante- che acconsenta a distogliersi dai propri affari, dai propri sogni o piaceri, per votare a favore di qualcuno o qualcosa.
Capisco che un truffatore trovi sempre degli azionisti. Ma che un deputato o un senatore, o un presidente di Repubblica, o chiunque tra tutti gli strani burloni che reclamano una funzione elettiva, quale che sia, trovi un elettore, vale a dire l’essere non sognato, il martire improbabile che vi nutra col suo pane, vi vesta con la sua lana, vi ingrassi con la sua carne, vi arricchisca col suo denaro, con la sola prospettiva di ricevere, in cambio di questa prodigalità, delle bastonate in testa, dei calci nel didietro, quando non siano colpi di fucile nel petto, in verità tutto ciò supera le nozioni già parecchio pessimiste che fin qui mi ero fatto dell’umana stupidità in generale.Beninteso, qui parlo dell’elettore avvertito, convinto, dell’elettore teorico, di colui che immagina, povero diavolo, di agire da libero cittadino, di dispiegare la propria sovranità, di esprimere le sue opinioni, di imporre –ammirevole e sconcertante follia- programmi politici e rivendicazioni sociali. A qual barocca sensazione, a quale misteriosa suggestione obbedisce quel bipede pensante, dotato, si pretende, di una volontà, e che se ne va, fiero del proprio diritto, sicuro si compiere un dovere, deporre in un’urna elettorale qualsiasi una scheda qualsiasi, poco importa il nome scrittovi sopra ?…Cosa deve dirsi, tra sé e sé, che giustifichi o soltanto spieghi quell’atto stravagante? Che cosa spera? Perché, alla fin fine, per consentire a darsi dei padroni avidi che lo spolpano e lo bastonano bisogna che si dica e che speri qualcosa di straordinario che noi non sospettiamo. Bisogna che, attraverso potenti deviazioni cerebrali , le idee di deputato corrispondano in lui a idee di scienza, di giustizia, di dedizione, di lavoro e di probità...Che gli importa che sia Tizio o Caio a chiedergli i soldi e sequestrargli la vita, dal momento che è obbligato a privarsi dei primi e a dare l’altra? Ebbene, no ! Tra i suoi ladri e carnefici, lui ha delle preferenze, e vota per i più rapaci e feroci... Più bestia delle bestie, più pecora delle pecore, l’elettore nomina il proprio carnefice e sceglie il proprio borghese. Ha fatto delle Rivoluzioni per conquistarne il diritto.O buon elettore, inesprimibile imbecille, povero diavolo...Soprattutto ricorda che l’uomo che sollecita i tuoi suffragi è perciò stesso, un disonesto, poiché in cambio della situazione e della fortuna verso cui lo spingi, egli ti promette un mucchio di cose meravigliose che non ti darà e che, d’altronde, non ha il potere di conferirti. L’uomo che innalzi non rappresenta né la tua miseria, né le tue aspirazioni, proprio nulla di te; rappresenta solo le proprie passioni e i propri interessi, contrari ai tuoi.(…) Quindi rientra a casa, buonuomo, e fa lo sciopero del suffragio universale. Non hai niente da perderci, te lo garantisco; e per un certo periodo ciò potrà divertirti. Presso la tua porta, chiusa ai postulanti di elemosine politiche, osserverai svolgersi la bagarre, fumando silenziosamente la pipa. E se esiste, in un luogo ignorato, l'onest’uomo capace di governarti e amarti, non rimpiangerlo. Sarebbe troppo geloso della sua dignità per mischiarsi alla lotta fangosa dei partiti, troppo fiero per ricevere da te un mandato che tu accordi soltanto al cinico audace, all’insulto e alla menzogna." Queste parole scritte 122 anni fa non hanno perso un briciolo della loro attualità.
Octave Mirbeau aveva già previsto la protervia delle classi dominanti e la farsa che stanno apparendo anche adessomentree calpestano le regole che essi stessi si sono date. Chiunque affermi che si possa
cambiare qualcosa con il voto, o è un povero illuso o è un bugiardo che mente sapendo di mentire; l'elezioni sono la burla che serve a legittimare davanti al popolo le decisioni prese già al di sopra del popolo stesso....
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